venerdì 9 novembre 2007

La Treccani "aggiornata"


L'esempio della Treccani, che alla voce "matrimonio" sottolinea come il riconoscimento giuridico da un lato, e la tutela delle unioni di fatto dall'altro rispondono, in uno Stato democratico e laico, a principi di equità sociale, dimostra che, come spesso accade, la cultura è più avanti e più sensibile nel valutare i fenomeni sociali rispetto politica e istituzioni.
Secondo i dati riportati dalla prestigiosa enciclopedia, le unioni di fatto sono aumentate, in Italia, dall'1,8% nel biennio '94/'95, al 3,6% del totale delle coppie nel 2001. A fronte di questo fenomeno non c'è stato, però, un parallelo riconoscimento pubblico della "famiglia di fatto" equiparandola giuridicamente alla famiglia di diritto. Questa circostanza mette l'Italia, ancora una volta, dietro gli altri paesi europei (anche la storica reazionaria Spagna) che in tal senso si sono aggiornati, prendendo atto della realtà e regolamentandola.
Al di là della polemica che si è sviluppata in seguito alla diffusione della notizia riguardante l' "emancipata analisi" della voce, sarebbe opportuno riflettere con maggiore attenzione sulle attuali esigenze delle coppie, delle famiglie e della società più in generale, e su come queste si traducano nella realtà, cercando di capirle, darne contorni più definiti regolamentandole, e non ignorandole. Come ha affermato ironicamente la senatrice di Rifondazione comunista, Rina Gagliardi, "l'enciclopedia fa il suo dovere, registra la realtà. Certo, alle gerarchie ecclesiastiche e ai teodem piacerebbe che rimanesse ferma al Medioevo".

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