mercoledì 21 novembre 2007

Emergenza Bangladesh


Il ciclone Sidr, che il 15 novembre si è abbattuto nei distretti di Khulna, Baribal, Barguna e Mongolanel del poverissimo Bangladesh, ha fin'ora causato la morte di circa 3.500 persone, anche se il bilancio potrebbe aumentare a 10.000/15.000.
A migliaia di persone sono stati già prestati i primi soccorsi. Ma sono ben più ampi i bisogni sul terreno: il ciclone ha colpito scuole, edifici, strade. La quasi totalità del raccolto di riso è andata distrutta. Gravi anche le conseguenze per l'ambiente: un disastro ecologico, con la devastazione - ad esempio - del parco delle Sunderbans, la più grande foresta di mangrovie del mondo, patrimonio dell'umanità, oltre a una riserva eccezionale di animali rari.
Per sostenere gli aiuti, la Repubblica ha lanciato un appello, e cioè quello di partecipare alla raccolta fondi promossa da Agire, l'Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze, che raggruppa alcune fra le più importanti e autorevoli organizzazioni non governative italiane presenti in questo momento in Bangladesh: ActionAid, Amref (African Medical and Research Foundation), Save the Children, Terre des Hommes, Vis (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo), Wwf.

Questi aiuti non risolveranno certamente la situazione del Paese, che soffre di gravi problemi di povertà riscontrabili anche in condizioni "normali"; sono però aiuti che, al momento, rappresentano un importante braccio col quale risollevarsi un pò.

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