venerdì 23 novembre 2007

Gomorra di Saviano conquista NY


Roberto Saviano si è conquistato un posto nell'Olimpo degli autori stilato dal New York Times. Il prestigioso quotidiano ha infatti inserito Gomorra (uscito poche settimane fa negli Stati Uniti edito da Farrar, Straus & Giroux con il titolo Gomorrah) nell'elenco dei cento migliori libri del 2007 nella sezione "non fiction".

Il libro di Saviano appare nell'elenco dei "100 notable books of 2007", stilato ogni anno dal New York Times, accanto a biografie, saggi, studi storici rigorosamente in ordine alfabetico, ognuno con due righe di motivazione e il rimando alla recensione. "Un viaggio personale nel violento impero internazionale della criminalità organizzata napoletana" si legge sulla copertina dell'edizione americana di Gomorra, cui il Nyt aggiunge: "un potente reportage che alla sua uscita ha scatenato un dibattito in Italia". Domani il quotidiano si occuperà nuovamente del libro con una recensione nelle pagine culturali, e annuncia che la sintesi dell'annata, ossia i migliori dieci del 2007, saranno resi noti sul sito il prossimo 28 novembre.

Il New York Times si era già occupato ai primi di novembre di Roberto Saviano che aveva definito "una sorta di Salman Rushdie nella lotta ancora irrisolta dell'Italia contro il crimine organizzato". Il quotidiano aveva presentato così il libro appena uscito negli Usa e la vicenda dell'autore di Gomorra, dedicandogli un ampio profilo nell'edizione del sabato. Il Nyt parla del libro di Saviano come di "un urlo letterario che fa nomi, degli assassini e degli assassinati, in uno stile ispirato dal criticismo dell'Italia privo di compromessi del regista Pier Paolo Pasolini e dalla devozione per i dettagli sporchi di Truman Capote".

In quell'occasione Saviano aveva detto al quotidiano di aver "sempre odiato, a livello personale, non solo intellettuale", i camorristi che ora lo hanno messo nel mirino e costretto a vivere sotto scorta. "E' un odio molto personale - aveva affermato lo scrittore - perché hanno rovinato il mio paese, forzato la gente a emigrare, ucciso persone oneste. So dove colpirli per farli veramente irritare".

L'opera prima del giornalista-reporter, caso letterario dell'anno, testimonianza di una realtà spietata e durissima, è intanto diventato uno spettacolo teatrale che dopo il felice debutto a Napoli arriverà presto a Roma, al teatro Valle, dove sarà in scena dal 27 novembre all'8 dicembre. Ma Gomorra sarà anche un film: i diritti cinematografici sono stati acquistati dalla Fandango, e la regia è stata affidata a Matteo Garrone che ha trasformato il romanzo-inchiesta in sei episodi. Tra gli interpreti anche Toni Servillo nel ruolo di un personaggio incaricato di far sparire e interrare i rifiuti tossici.

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