domenica 9 dicembre 2007

Mugabe, il male dell'Africa


E il caso Mugabe alla fine è deflagrato al vertice della Ue con i Paesi africani: Angela Merkel ha attaccato direttamente e pubblicamente il presidente dello Zimbabwe per la sistematica violazione dei diritti umani, che fa di lui il primo dei 131 personaggi che non possono entrare nella Ue. "Tutta l'Europa unita ha la stessa visione" ha detto la cancelliera tedesca, ed è che "lei rovina l'immagine della nuova Africa".

Le spine però non si fermano al capo dell'ex-Rhodesia britannica. IL presidente della Commissione dell'Unione africana Alpha Oumar Konaré, del Mali, ha denunciato il "forcing" degli europei nei negoziati su nuovi accordi commerciali fra la Ue e i Paesi dell'ACP (Africa, Caraibi, Pacifico) e ha accusato la Commissione Ue di stipulare accordi con piccoli gruppi o singoli Stati dell'ACP. "Rivendichaimo di avere tutto il tempo per decidere di farlo collettivamente per non impoverire le nostre popolazioni e non ripetere quel che è successo in un'altra epoca" ha detto, evocando il colonialismo.

Valerie Amos, origini giamaicane, mandata dal governo inglese il cui premier Gordon Brown ha rifiutato di essere presente per non incontrare Mugabe, lo ha giustificato dicendo che media fra il dittatore e i suoi oppositori.
Mugabe ha ascoltato impassibile. "Angela Merkel ha parlato per tutta la Ue", ha commentato lo svedese Fredrik Reinfeldt. "Io spero che questa atmosfera di cooperazione riesca anche a far sorgere una mediazione su questo tema" ha sdrammatizzato Romano Prodi. L'Italia ha stanziato 40 milioni di euro alla Ua per aiutare gli sforzi di pace e di ricostruzione nel continente africano.

Il premier italiano ha avuto parole conciliati anche per un altro dei leader più osservati, Gheddafi, che venerdì aveva attaccato all'università di Lisbona le potenze coloniali, l'imperialismo, l'Onu. "Oggi ha fatto un discorso molto più tollerante. - ha commenato Prodi".
E il colonello libico ha avuto una plateale stretta di mano da Nicolas Sarkozy, che la prossima settimana lo riceve a Parigi fra polemiche. "Sono felice del suo arrivo".
Intanto fuori la polizia teneva lontani, separati gruppetti di seguaci di Mugabe, di Gheddafi, che hanno gareggiato a chi arrivava ultimo al vertice, e di attivisti dei diritti umani.

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